Proprio dallo Gnomo Miro ci siamo fatti ispirare. Come piccoli folletti abbiamo affinato la vista e scoperto che anche in autunno il bosco è pieno di colori e sfumature. Con l’aiuto dei genitori abbiamo escluso la vista e usato solo il tatto per riconoscere al buio la consistenza di foglie, erba, sassi e tronchi.
Non poteva mancare il gusto e allora una bella merenda per tutti.
L’esperienza del silenzio infine, per abituare i nostri orecchi, lontano dalla confusione, a sentire il vento, il fruscio delle foglie o semplicemente il respiro dei nostri amici
Abbiamo infine allenato il nostro olfatto, che non è esperto come quello di gnomi e animali del bosco. Loro si che distinguono pericoli, riconoscono il cibo, avvertono presenze lontane con il solo uso del nasino.

Un bosco è una specie di biblioteca: ogni albero racconta una storia, nello stesso modo in cui lo fa un libro. La sua storia, il suo sapere, i suoi racconti, tutto è concentrato in un albero, dalle sue fronde alle sue radici, passando per i rami ed il possente tronco.
Quando si sta in mezzo alla natura, bisogna stare attenti e vigili, bisogna riempirsi gli occhi con la sua bellezza, per tenerla dentro il più possibile.
Questo è proprio quello che abbiamo cercato di fare oggi con i nostri bambini, curiosi e attenti.

Che il contatto con la natura sia qualcosa di estremamente benefico è ormai di dominio pubblico, ma sempre più evidenze scientifiche dimostrano quanto questi benefici siano davvero incredibili. Secondo la maggiore associazione ambientalista italiana frequentare aree verdi influisce positivamente sulla mente, l’attività fisica quotidiana necessaria a sviluppare armoniosamente l’apparato musico-scheletrico, a prevenire malattie.
Il contatto con la natura favorisce inoltre l’interazione tra le persone, aiuta a contenere lo stress e aumenta l’autostima, nei bambini stimola anche l’empatia e la creatività, agendo anche come anti-stress.