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La sua vetta è densa di abeti, faggi e castagni, i cui frutti stati nutrimento per secoli per gli animali e la popolazione. La coltura del castagno sul monte Amiata è una tradizione secolare – risalente addirittura al VIII secolo d.C. – , che, grazie alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, rappresenta da sempre una risorsa fondamentale per il territorio. La castagna è stata per molto tempo quasi l’unica fonte di cibo per le popolazioni montane in alcuni periodi dell’anno, influenzando usi, costumi e tradizioni.
L’Amiata non è solo la vetta ma anche le numerose colline e piccole alture che sorgono intorno e che ci regalano scorci belli per quanto inaspettati, e tanti piccoli borghi arroccati dove il tempo sembra essersi fermato, dove natura e storia si intrecciano in un connubio magico che ti avvolge e ti pervade l’anima.
È l’ambiente ideale per gli amanti del trekking . I boschi sono facilmente percorribili a piedi a cavallo e in mountain bike , seguendo una rete di sentieri disegnata su antichi tracciati di cercatori di funghi e boscaioli e collegano i paesi al circondario naturale della montagna. Il complesso dei sentieri segnalati copre 215 Km con un totale di 19 sentieri principali e altri sentieri minori.
Vi porteremo alla scoperta dei borghi nascosti, tra antiche pietre e sconosciute cascate che si aprono all’improvviso tra i fitti boschi, ci immergeremo insieme nella magia delle faggete, rigenerando anima e corpo con i profumi e suoni del bosco.
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Gli oggetti passano e le belle esperienze che viviamo creano ricordi intensi e preziosi.
La vera felicità la trovi quando sei nel posto giusto, con le persone giuste e in armonia con te stesso. Nessun oggetto può farti sentire così.
